Genitorialità

Titolo progetto: La genitorialità

Premessa
I genitori nella nostra società spesso sono soli nel processo di acquisizione e di sviluppo delle compe-tenze che caratterizzano il difficile ruolo di genitore, poiché oltre alla inesistenza di una qualsiasi poli-tica per le famiglie, essi possono raramente godere di sostegni materiali, sociale, psicologico, di un in-formazione corretta sullo sviluppo dei figli, o di un confronto con altri genitori sui comportamenti da tenere e sul ruolo educativo che essi sono chiamati a svolgere, ai fini di una crescita equilibrata dei/delle figli/e sia piccoli che adolescenti.

Informazioni e competenze adatte, così come la maggiore consapevolezza dei genitori riguardo il ca-rattere educativo del loro ruolo arricchisce loro stessi oltre che la qualità delle relazioni, inoltre, il la-voro con i genitori migliora i risultati del/della bambino/a, sviluppandone la sua autonomia e stimo-landone la crescita complessiva.

 

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO
L’intervento rivolto ai genitori, si configura come crescita di strutture socio-educative per l’infanzia e sostegno al ruolo e alle competenze genitoriali, affinché si possano individuare ed utilizzare, in un’ottica preventiva e di recupero, le potenzialità della famiglia e le risorse che dimostra di possede-re.

 

FINALITA’ DEL PROGETTO

  • Attivare un processo di ricerca e di autoeducazione nei genitori coinvolti;
  • Favorire l’empowerment;
  • Creare una rete di rapporti in cui ognuno è partner dell’altro: rompere l’isolamento delle famiglie;
  • Permettere di scoprire, utilizzare e migliorare le proprie competenze educative per favorire la pre-venzione primaria

 

Concretizzazione: Fasi previste
Le seguenti tre fasi prevedono un training di circa 15 incontri, che si svolgono sempre la sera imme-diatamente prima o dopo cena, a cadenza quindicennale.
Ogni incontroha una durata media di 2 ore.

 

PRIMA FASE: gruppo di sensibilizzazione

  • Conoscenza, motivazione, presentazioneattività, mettere a fuoco esprimere gli obbiettivi rispetto alla presentazione al gruppo;
  • Riflessioni sul ruolo, i bisogni, le competenze e i compiti dei genitori.

 

SECONDA FASE: gruppi di arricchimento

  • Riflessioni sul crescere;
  • Riflessioni sull’educare;
  • Riflessioni sulla comunicazione in famiglia;
  • Individuare i cambiamenti desiderati e i punti di forza rispetto alla famiglia;
  • Un iter di riflessioni (simulata/ articoli/ film)
  • Incotro di verifica

 

TERZA FASE: Gruppi per approfondimento “abilità di aiuto”

  • Promuovere la fiducia;
  • Affrontare i conflitti;
  • Aiutare la crescita;
  • Educazione affettiva emotiva

 

METODOLOGIA

  • Lezioni frontali;
  • Test sulla capacità di ascolto (sono test di formazione e non esaminano la personalità del par-tecipante);
  • Esercitazione “carta e matita” sulla capacità di ascolto;
  • Esercitazione sull’uso delle schede di monitoraggio dei comportamenti-problema;
  • Gioco di ruoli sulle abilità di ascolto empatico e sulla risoluzione dei conflitti genitore-figlio;
  • Materiale di lettura: articoli di giornale, fiabe e racconti;
  • Film;
  • Role-playing (simulate);
  • Discussione di casi
  • Test affettivo emotivi
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